giovedì, marzo 29, 2007

MICRO MERINGHE


Ho avuto la ricetta da un nostro caro amico qualche anno fa.
Prima di riuscire a farle come dico io, le ho dovute fare tre volte! O erano troppo dolci, o si spaccavano, o non si cuocevano abbastanza. Poi ho trovato il mio equilibrio tra dosi e calore.
Ma non c'è da scoraggiarsi. I forni non sono tutti uguali e ognuno deve imparare a conoscere il proprio. Il mio forno è di quelli che cuociono in profondità, come dice mia suocera che è maestra di cucina. Se leggo ed eseguo una ricetta, devo sempre scaldarlo molto meno di quanto si dovrebbe.

(dose per due teglie di meringhine)
3 albumi
240 gr zucchero
1 bustina di vanillina
un pizzico di sale

Montare a neve fermissima le chiare d'uovo con un pizzico di sale.
Intanto accendere il forno a 110° (qui sta il quiz del calore! se è troppo forte si spaccano).
Aggiungere lo zucchero un cucchiaio per volta, mentre le fruste girano fortissimo.
L'impasto deve "frullare" per dieci-minuti-dieci e diventa lucido e sodo.
Metterlo nella poche con un beccuccio piccolo e fare le meringhine sulla teglia del forno ricoperta da carta-forno, un po' distanziate perchè poi gonfiano.
Infornare nel ripiano basso e cuocere per 20' col timer. Diventano appena rosa.
Staccarle dalla carta-forno solo dopo che si sono raffreddate.
Conservarle coperte con la pellicola, altrimenti prendono l'umido della cucina e diventano molle.
Inutile dire: servire con panna montata.
Chi mi conosce da vivo, le ha quasi sicuramente assaggiate, perchè ai compleanni i miei bimbi le prenotano con anticipo. Questa volta sono frutto di un avanzo di bianchi d'uovo di una crema pasticciera. Sarebbe stato un peccato buttarli.
Piaciutissime!

martedì, marzo 27, 2007

CARA CUGI


Cara la mia cugi, la mia unica cugi femmina che ho, la "mia cugi" e basta,
tu hai avuto davvero tanto coraggio. Io sono ancora con la bocca spalancata dallo stupore. Perchè il tuo blog era una tua creatura e ti dava tante soddisfazioni.
Era un modo per guardarti dentro, per comunicare quel bell'ottimismo e quell'ironia che abbiamo di famiglia. Era un modo, anche se virtuale, per avere contatto con altre menti. Ti piaceva un sacco e te ne sei separata.
Però sono certa che, se hai deciso così, avrai le tue buone ragioni. Forse è giusto così.
Per me era un modo di starti vicino, visto che la vita ci ha fatto vivere in città così lontane tra loro.
Sono tristissima e ho anche i lucciconi, ecco. Ero così felice di leggerti.
Il tuo blog mi mancherà tantissimo.

P.S. Perdona la foto. Non ci siamo venute bene nessuna delle due!

sabato, marzo 24, 2007

BRAVISSIMISSIMI


Oggi ci sono almeno due persone che si stanno guadagnando il paradiso: uno è Paolo, quel santo di mio marito, che ha avuto l'ardire di portare ai baracconi le nostre tre creature e il loro amichetto vicino di casa (e ce li ha portati perchè ogni promessa è debito, ma soprattutto ce li ha dovuti portare da solo perchè io nel pomeriggio devo andare ad allenare l'ugola); l'altro è Carlo, quel santo del nostro amico, che ha ancora il coraggio e la forza di continuare a dirigere il coro della parrocchia nonostante i suoi infiniti e importanti impegni, non ultimo quello di essere padre di quattro figli e marito meraviglioso di altrettanto carissima moglie. Sarà per questo che 'sti due santi sono amici del cuore!

lunedì, marzo 19, 2007

LUCA PASTICCERE


Non era propriamente il suo sogno da bambino lavorare in banca. Luca da grande avrebbe voluto fare il pasticcere. Un giorno, dopo avere speso in poco tempo metà del suo stipendio da bancario in una pasticceria di Milano a suon di cabaret di pasticcini, è riuscito a convincerere il bravo pasticcere ad insegnargli i suoi trucchi. Fantastico. Il suo sogno: giocare a fare il pasticcere! E a forza di giocare, giocare, giocare, è nata la Pasticceria Nobili: pasticcini e torte a domicilio su ordinazione.
Tant'è che ci sono certe serate in cui non si lascia scappare l'occasione di preparare qualche prelibatezza. Dico prelibatezza a ragion veduta. E gli do anche un bel 10 e lode.
Ieri era il compleanno di Marcella erano invitate cinquanta persone, e lui si è presentato a Genova con i cabaret dorati, finemente impacchettati, pieni di cannoli, bignè, crostatine di frutta, croccanti, creme alla vaniglia e al cioccolato, panna montata. Un successone! E lui, bello e riservato, fiero bancario pasticcere, mescolato in borghese tra gli invitati, stava silenzioso ad osservare le loro smorfie di ludibrio.
E' stato difficile tenere da parte qualcosa da far assaggiare ai nonni!
Siamo solo all'inizio di questa bella carriera parallela che certamente gli darà tantissime soddisfazioni. Noi tutti gli auguriamo di continuare con lo stesso entusiasmo di oggi.
Vi pare possibile che non abbia ancora visto "La finestra di fronte" di Ozpetek?!

giovedì, marzo 15, 2007

O SIGNORE...

E' che io ho uno squarcio dentro. Da lunedì i miei pensieri sono come la pallina di un fliper che rimbalza di qua e di la all'impazzata. La ragione non accetta, i sentimenti sono disorientati, le parole non riescono a spiegare bene lo stato d'animo, il pensiero dice solo: No, no, no, no!
Ieri Cortina era uno splendore. Sarà difficile dimenticarla così bella. I parenti, gli amici hanno seguito la messa e poi quelle due bare attoniti in un fiume umano fino al saluto.
Li hanno seppelliti assieme Toni e Claudia nel cimitero di Cortina. Sono davvero felice di questo. Tutta la messa ho guardato in alto, immaginandoli sereni per mano a guardaci singhiozzare. Conoscendo Toni (Claudia purtroppo non ho fatto a tempo a conoscerla) credo che avrebbe tanto voluto venire giù a salutarci calorosamente tutti. Mancavano solo loro due tra noi.
Ma come si fa a rassegnarsi. Noi che si resta sulla terra con questa lancia dritta nel cuore. Questo atroce dolore non ha pace.
La voce di Toni in questi giorni rintrona nel cervello. Il suo accento Padovano ronza nella testa. Non si trova tregua. Ma gli sorrido perchè so che è felice con la sua Claudia.
Signore, che modo strano hai scelto di sposarli. Chissà che meravigliosi progetti hai per loro. Perdonaci se da quaggiù non riusciamo a capire.

Unisco qui di seguito le belle parole che mio marito ha avuto anche la forza di leggere durante la messa, con molte pause, con la voce a volte tremante e le lacrime appese a un filo. Ogni tanto verrò a rileggermele.

Cortina 14 Marzo 2007

Ciao Toni,
ci siamo sentiti Venerdì scorso come abbiamo fatto centinaia di volte. E siccome mi hai salutato dicendomi “ ci sentiamo la prossima settimana”, eccomi qui ad onorare l’appuntamento. Ho avuto il privilegio di godere della Tua stima e della tua Amicizia e questo mi riempirà di gioia per sempre. Ogni volta che mi chiamavi, mi stupiva e mi affascinava quell’aria da bravo ragazzo e la dolcezza di cui eri capace. Perché lo sei sempre stato un bravo ragazzo. Perché davi il giusto valore alle cose che contano. Perché volevi sentirti libero e allo stesso tempo ripagato per quella onestà che mettevi in tutto. Il Tuo sorriso, le Tue immancabili pacche sulle spalle e quell’aria un po’ assonnata poi, ti rendevano simpatico a pelle. Ma in Te ho ammirato sempre un'altra cosa speciale; la riconoscenza di cui eri capace. In tanti anni, non Ti ho mai sentito giudicare con leggerezza qualcuno. Se proprio certe situazioni non Ti piacevano, cercavi di tenerle a distanza per non sprecare il tempo prezioso che Ti rubavano. Lo stesso tempo che oggi Ti è venuto a mancare per dare forma a quello che sognavi, e cioè Vivere. Vivere con Claudia e costruire insieme a Lei la Tua Storia. Claudia di cui spesso mi parlavi, ma che ho il rimpianto di non aver mai conosciuto. Vivere la professione di Agente che tanto amavi e per la quale immaginavi oggi tante cose. Per me inoltre sei stato e resterai sempre, l’inconsapevole strumento del felice incontro con mia Moglie. Non potrò mai dimenticare quegli istanti nel 1992, quando hai voluto con insistenza presentarmi la figlia di un Collega. Francesca ed io non abbiamo mai dimenticato quel giorno e quel Congresso. E da allora, hai sempre occupato un posto speciale nei nostri cuori. Mi mancherai. A tutti noi mancherai tremendamente, mentre cercheremo invano di capire cosa sia successo e perché. Ma forse non c’è niente da capire se non che il Tuo destino e quello di Claudia doveva purtroppo passare per quella coltre bianca che Vi ha coperto, unendovi per sempre, e non per altre più semplici e scontate vie.
Ti voglio immaginare in alto, molto più in alto di ogni cielo azzurro e di queste montagne che così profondamente hai amato. In alto dove potrai fare volare quell’aquilone che abbiamo come simbolo e nel quale Ti ritroveremo sempre. Da lassù, nelle giornate che ingigantiscono la maestosità delle Tue Dolomiti, volgi ancora e per sempre il Tuo sguardo su quelli che Ti hanno amato ed aiutaci a non dimenticare mai quello che ci hai insegnato con la semplicità dei veri Campioni.
In Friuli, si salutano gli amici e le persone care dicendo “Mandi”. Un termine dialettale che non vuole semplicemente dire: ciao o arrivederci. Vuol dire “ Le mani di Dio sono su di Te e Dio ti proteggerà”. E allora: Mandi Toni, Mandi da Udine, da Palermo , da Roma , da Firenze, da tutta l’Italia. Mandi da parte di tutti gli amici di sempre del Gruppo che avrebbero voluto abbracciarTi mille volte ancora
Che il Signore abbia cura di Te e della Tua amata Claudia.
Amen

martedì, marzo 13, 2007

QUIZ DA VERI BLOGGER


Se nel febbraio 1969 la bambina di destra aveva quasi cinque anni e quella di sinistra quasi due... ora che siamo nel 2007 e domani è proprio il 14 marzo... chi sa dirmi quanti anni compie il misterioso teletubby rosso?
Auguroni belli, stellina. Baci, abbracci e stropicciamenti a cifra tonda!
P.S. Qualcuno sa dirmi anche chi è?

UNA PREGHIERA


Attraversare il prato pieno di margherite, e di nontiscordardimè cercando di non calpetarli. Bearmi del viola dei muscaris e delle violette nati qua e la nel giardino. Stendere questo buon profumo di pulito. Lasciarmi accarezzare dal lieve vento. Incantarmi a fissare quel limpido blu. Che meraviglia di giornata! Il tuo sorriso e la tua voce ronzano prepotenti nei nostri pensieri. Il tuo calore, la tua risata ci accompagneranno sempre. L'intensità dei tuoi abbracci e le tue pacche sulla spalla da amicone rimarranno scolpiti nella memoria. Ci stai già fissando da lassù e noi neanche ci vogliamo credere. Domenica a Cortina dev'essere stata una giornata bella così. Tu e lei, felici e radiosi sulla neve, spensierati e innamorati.
Quella valanga in un soffio vi ha portato via.
Il Signore vi prenda con sè nel suo immenso abbraccio e sopporti le nostre lacrime.

mercoledì, marzo 07, 2007

AUGURI, DONNE!


Ho fatto scorta di fiori, uno più bello dell'altro. Ho scelto quelli che sembrano veri, quelli romantici, quelli grintosi, quelli che mozzano il fiato per il loro colore. Gli altri li ho lasciati alla concorrenza.
C'erano anche le gialle mimose e domani è l'8 Marzo.
Mimose che non appassiscono, da lasciare nel bicchiere delle penne.
Queste penne fiore mi danno sempre una gran soddisfazione, piacciono a me, ma soprattutto a chi me le compra. Sono al quarto riassortimento in meno di un anno. Le confeziono così.
Evviva le donne! ... ma assolutamente evviva anche gli uomini!

domenica, marzo 04, 2007

BOMBONIERE BATTESIMO




Il suo non è un rosa baby, neanche un rosa carne o un rosa antico. Questa principessa ama il rosa lampone. Quel rosa un po' più carico, che non è proprio un fuxia, ma siamo lì. E' un bellissimo rosa: sta bene con il bianco, con il rosa chiaro chiaro (quel punto di rosa baby raffinato), con tutti i verdi, anche quello acido.

E' uno spasso creare quando c'è qualcosa che dà il la, come nel canto. Così nascono le cose tutte particolari, che capisci che sono di quella persona lì e di nessun'altra.

Ecco, tesorino caro, queste sono le bomboniere per il tuo battesimo. Le tue e di nessun altro. Che la tua mamma e il tuo papà lasceranno in mano a tutti perchè rimanga un segno di te nelle case di chi ti ama, perchè sanno di te e perchè quando uno le guarda sussurrano "Mariasofia".